Esame APF: dal 1° Gennaio 2016 si rischia almeno un anno di tirocinio per diventare promotore

Maurizio Bufi, presidente dell’associazione nazionale promotori finanziari (Anasf), che insieme ad altre organizzazioni di settore come Assoreti (reti di distribuzione), Abi (banche) e Assosim, partecipa a un tavolo di confronto presso la Consob, l’authority dei mercati finanziari ha proposta un anno di tirocinio per l’accesso alla professione di promotore finanziario dal 1° Gennaio 2016 (un anno prima dell’entrata in vigore della direttiva Ue Mifid 2).

La proposta dell’ANASF non arriva come un fulmine a ciel sereno, ma dopo che la CONSOB ha aperto la consultazione, il 23 aprile scorso, di un consultation paper dell’ESMA, intitolato guidelines for the assessment of knowledge and competence (che potete scaricare cliccando qui), che individuava le caratteristiche professionali indispensabili per erogare il servizio di consulenza finanziaria.

Più precisamente l’ESMA individua un periodo di 5 anni consecutivi come appropriate experience che un consulente / promotore finanziario deve avere. Per i neofiti potrebbe tradursi in un tirocinio di ben 5 anni. «È impensabile un periodo così lungo di tirocinio per diventare promotore finanziario. Noi abbiamo presentato una proposta di mediazione: un solo anno di affiancamento – spiega Bufi – e, in seconda battuta, proporremo che non venga chiesto alcun ulteriore requisito a chi si iscrive all’albo dei promotori entro il primo gennaio 2016. L’albo in Italia c’è, in altri paesi no. È giusto che le nostre peculiarità vengano valorizzate».Sulla stessa linea Anasf, è anche Efpa Italia, una delle società che certificano la formazione dei promotori e che fa parte del network europeo Efpa. Aldo Varenna è il presidente in Italia, partecipa al tavolo Consob come tecnico del settore, e nel recente congresso di Genova ha proposto di «introdurre in via obbligatoria, in tutte le reti, un tutor da affiancare al giovane promotore. Con il supervisore raggiungiamo un doppio risultato: tuteliamo il cliente da eventuali errori e formiamo chi comincia la professione del promotore». Quella del tutor è un ritorno al passato, una sorta di praticantato abolito da Consob nel 1998 e che durava però soltanto sei mesi. Ora se ne propone la reintroduzione. «Voglio sottolineare però – ricorda il presidente Anasf – che le linee guida Esma sull’accesso alla professione, non riguardano solo le reti di promotori ma tutti coloro che eserciteranno il ruolo di advisor e quindi anche i bancari».

Dichiarazioni tratte dal Sole 24 Ore del 13/06/2015

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